Il mio racconto di viaggio continua per una seconda ed ultima parte.
Al di là dei monumenti, il centro storico di Innsbruck vi conquisterà per la sua cornice. Le sue strade, i suoi palazzi e i negozi vi conquisteranno sicuramente! E quando si avvicina il Natale non perdetevi la scoperta del magnifico e magico mondo della festa di natale altoatesina, con i suoi Christkindlmarkt (i mercatini di Natale) profumati da tanti invitanti odorini di Krapfen, strudel e vin brûlé.
Infatti, come tutto il Tirolo, Innsbruck è ancora più magica durante le feste natalizie, ogni anno turisti e cittadini si danno appuntamento per i mercatini di Natale, che qui sono sparsi in tutta la città, ognuno con il suo tema e le sue tradizioni, fino in cima, a 300 metri di altezza. I festeggiamenti iniziano più o meno un mese prima di Natale e proseguono fino all’Epifania. Tradizionalmente, Innsbruck ospita sempre mercatini di Natale in vari punti della città, ciascuno con specialità, eventi e opportunità diverse. In genere i luoghi di ritrovo sono Piazza Mercato, Maria-Theresien-Strasse, la Piazzetta di Wilten, St. Nikolaus e la Hungerburg, la futuristica stazione della funivia di Innsbruck.
Il programma comprende concerti, spettacoli per bambini, figuranti in costume e tantissimi eventi da scoprire.
Passeggiare in questa atmosfera magica è una delle esperienze più belle che si possano fare in Austria, scoprendo l’artigianato locale e le delizie come le Kiachln, le frittelle dolci, accompagnate dal vin brûlé.
Qui si tiene il tipico mercatino di St. Nikolaus, che in Austria porta dolciumi e doni ai bambini ben prima che la Coca Cola inventasse il personaggio di Babbo Natale.
Ma nella capitale del Tirolo a catturare lo sguardo sono le montagne: in venti minuti si arriva a quota 2300, al “Top of Innsbruck”, sulla maestosa Nordkette.
La Norkette, che è una catena montuosa a nord di Innsbruck, domina il panorama della città ed in 20 minuti, grazie alla funivia, si passa dal centro urbano agli splendidi panorami e contesti paesaggistici di indubbia bellezza con una meravigliosa vista sull’intera valle dell’Inn, sulle Alpi dello Stubai, della Zillertal, sulle montagne del Karwendel e sulla valle Wipptal.Il panorama è superbo!
Da Innsbruck parte infatti una cabinovia che sale fino ai 2000 metri di questa catena montuosa, la cabinovia Nordkette è la prova di quanto la città di Innsbruck guardi al futuro. Le stazioni, infatti, sono state progettate dal pluripremiato architetto Zaha Hadid.In 20 minuti, questa rete di funivie porta dal cuore della città vecchia a 2.256m, in cima alla Nordkette. Permette di ammirare dall’alto tutta la vallata in cui sorge Innsbruck e prevede 4 tappe.
La prima fermata è quella che porta allo Zoo alpino, che ospita oltre 150 tipi di animali diversi; la seconda fermata, a 860 metri, offre una Terrazza panoramica davvero spettacolare, qui si può vedere l’Inn, il fiume che attraversa il centro storico di Innsbruck, e si può visitare un piccolo Museo delle funivie e la chiesa di Santa Teresa; la terza fermata porta a Seegrube, a 1.905 metri di altezza, qui l’aria è più rarefatta e frizzante e c’è un rifugio offre dell’ottimo cibo tipico, una terrazza e panoramica in cui nelle belle giornate si scorge il confine con l’Italia e da dicembre ad aprile un caratteristico bar di ghiaccio a forma di igloo; l’ultima fermata è a 2.256 metri e si chiama Hafelekar, da qui Innsbruck sembra un piccolissimo presepe, e si può fare una bella camminata di circa un quarto d’ora nel Parco Naturale più grande dell’Austria.
Trovarsi a Innsbruck e non andare a 2.000 m sulla catena della Nordkette è come essere a Roma e non vedere il Colosseo!
Con il tram 1 dal centro si raggiunge facilmente il Bergisel. Qui nel 1809 si tenne una battaglia fra le truppe tirolesi, comandate dall’eroe nazionale Andreas Hofer, e i franco bavaresi che ne uscirono sconfitti. Il museo Tirol Panorama la celebra con un incredibile dipinto circolare di 1000 metri quadrati, con grande senso di tridimensionalità.
Trampolino del salto con gli sci olimpionico realizzato in vetro e acciaio che si innalza imperioso verso il cielo, visibile da tutte le parti della città di Innsbruck, è la prima cosa che vedrete in lontananza se si arriva dall’autostrada. Imperdibile attrazione, d’inverno è speciale, si arriva ai piedi del Bergisel ski jump attraverso un percorso pedonale nel bosco, non impegnativo. Aveva nevicato e il personale ha sparso sale e pulito tempestivamente per permetterci di camminare in modo agevole.
La struttura è davvero impressionante, prezzo dell’accesso 11 euro, mi è sembrato coerente, immagino che mantenere il trampolino e tutto il resto non sia economico. La vista (la giornata era stupenda) sulla città è davvero indimenticabile. A causa del ghiaccio non siamo potuti salire a piedi ma il percorso fatto con due ascensori (uno esterno e uno interno) è comunque affascinante.
Da qui, in ascensore si sale sul trampolino olimpionico per il salto Bergisel, che ha anche un ristorante e una piattaforma panoramica.
Non si può visitare Innsbruck senza la sua avveniristica sentinella a 250 metri, questo trampolino olimpionico per il salto degli sci svetta sul Monte Isel, all’interno del Bergfeld, l’impianto sportivo di sci più moderno del mondo. È stato costruito nel 2001 su progetto dell’architetto iraniano Zaha Hadid e offre uno spettacolo impareggiabile, sia per il panorama sulla città e sulle montagne che per i salti degli atleti internazionali, che si allenano qui per tutta l’estate.
Il Bergfeld ha ospitato le olimpiadi nel 1964, nel 1976 e nel 2012, oltre al trampolino, che si raggiunge in due minuti con un ascensore inclinato (o a piedi con 455 gradini), la struttura comprende una cabinovia, un ristorante con il soffitto di vetro e una terrazza proprio in cima al trampolino.
Le foto non rendono l’idea dell’imponenza del trampolino. Si può salire con un comodo ascensore dove si trova una terrazza per ammirare tutta Innsbruck è un ristorante dove mangiare. Impressionante il coraggio di questi atleti ad affrontare quest’altezza.
Ma quello che la fa diventare eccezionale è il panorama che si gode da lassù, si vede tutta la valle che ingloba Innsbruck, e se hai la fortuna di capitare in una giornata limpida il panorama è davvero fantastico.
Camminando mi colpisce una struttura ,casa Helbling non è un museo, ma non ha niente da invidiare agli altri edifici di Innsbruck che ospitano bellezze di ogni tipo.
La meraviglia qui non è all’interno, ma all’esterno con la sua facciata ricca di stucchi e decori che rappresentano foglie di acanto, cascate di frutta, conchiglie, maschere e altro ancora.
La sua struttura è un classico esempio di arte gotica del XV secolo, poi rivisitata nel 1730 quando vennero aggiunti stucchi tardo-barocchi, realizzati dalle sapienti mani degli artisti della scuola di Wessobrun. Purtroppo il suo interno non è visitabile dal momento che ospita negozi ed abitazioni private.
Si trova nel centro storico e si raggiunge a piedi dall’Arco di Trionfo in pochi minuti.
Mentre passeggiamo qua e là nel cuore del centro storico di Innsbruck per la città facciamo uno strano incontro: eh sì, sono proprio Cappuccetto Rosso e il Lupo, e più in là ci sono Biancaneve e i Sette Nani e quella lunga treccia bionda di chi sarà?! È proprio lei, Raperonzolo!
Pensavo che il freddo stesse iniziando a giocarmi strani scherzi quando invece mi accorgo che sono entrati nella Märchengasse, Via delle Fiabe, dove sono esposti dei grossi pupazzi dei personaggi delle fiabe più famose: questo sì che vuol dire viaggio da favola, anzi proprio nel mondo delle fiabe!
Un aspetto forse non troppo conosciuto, in grado di stupire grandi e piccini, lega una delle città più belle del Tirolo Austriaco con il Mondo delle Fiabe.
La lista dei personaggi delle fiabe che trovi sono: Pinocchio, Cappuccetto Rosso, Bella Addormentata nel Bosco, Biancaneve e i Sette Nani, Gatto con gli Stivali, Regina delle Nevi, Principe Azzurro, Principe Ranocchio, Lupo Cattivo.
Infatti a poca distanza dal famoso Tettuccio d’Oro, il Goldenes Dachl, dagli antichi palazzi di Kiebachgasse i personaggi delle fiabe osservano dall’alto i molti turisti, mentre quattro enormi giganti vigilano su Reisengasse.
Un percorso molto suggestivo che ho seguito mentre visitavo i diversi Mercatini di Natale presenti in alcune piazze di Innsbruck.
Dato che il mio viaggio è stato nel periodo di Natale, nel parco storico del Giardino Imperiale,l’Hofgarten, nel cuore di Innsbruck ho potuto rivivere la tradizione della festa più dolce dell’anno, passeggiando tra maestosi cervi e scintillanti personaggi fiabeschi denominata Lumagica.
Magiche immagini luminose che si riflettono sulle facciate storiche dei palazzi. Musiche che si fondono in armonia con le luci e il paesaggio invernale.
Qui lascio parlare le foto perché le installazioni sono stupende ed è il luogo ideale per una passeggiata in un ambiente luminoso che lascia senza parole!
Nevica e fa freddo ,quindi decidiamo insieme ai miei compagni di viaggio amici che è ora di scaldarci con un bel pranzetto, ovviamente a base di piatti tipici, davvero l’imbarazzo della scelta, ma una piccola porticina in fondo a tre scalini colpisce la nostra attenzione perché ricorda molto quella di Alice nel Paese delle Meraviglie: l’insegna informa che si tratta di una Tea House che offre anche cucina tipica del Tirolo, incuriositi, entriamo in quelle che erano le cantine dell’Hofburg(la Hofburg era la residenza ufficiale del governatore del Tirolo), ora completamente ristrutturate con le volte di pietra a vista, l’ambiente è accogliente e si trovano sia turisti con tute da sci, che coppiette un po’ più chic.
Neanche a dirlo il proprietario assomiglia al Bianconiglio, tutto vestito di bianco con dei piccoli occhiali sul naso, gli manca solo l’orologio a cipolla nel taschino! Ordiniamo Gulasch con patate e non si può concludere un pranzo una cena a Innsbruck senza lo strudel di mele, Apfelstrudel, con panna montata e gelato alla vaniglia. A fine pasto, si conclude in dolcezza con la grappa e i distillati, che si chiamano Schnapps, sono a base di frutta, da provare quello con le prugne e quello con le pere. Un pranzo davvero ottimo, a un buon prezzo!
Dalle locande in centro e i ristoranti stellati fino ai rifugi in montagna, la cucina tirolese è calorica, molto gustosa e a base di cereali, latte e carne. Si inizia dalla sostanziosa colazione, con yogurt e marmellate fatte in casa, muesli, salumi e formaggi, e si prosegue a pranzo con i kaspressknodel, i canederli con formaggio grigio, Graukas, serviti in brodo di manzo bollente e accompagnati da crauti o insalata per contorno.
Tra i primi piatti sono da assaggiare poi i famosi gnocchetti tirolesi, gli spatzle, realizzati con uova, sale e acqua e conditi con panna, burro fuso e speck o sugo di selvaggina. La zuppa d’orzo tirolese è deliziosa, insaporita con carne di maiale, speck e verdure.
Uno dei secondi da provare è la Wiener schnitzel è una fetta di maiale o di tacchino molto grande che si frigge velocemente: croccante e gustosa. Tutti i piatti sono accompagnati dalla birra, la bevanda più importante dell’Austria, molto leggera.
Passeggiando per il centro storico di Innsbruck non potete non vedere La Colonna di Sant’Anna, risale al primo decennio del 1700 ed è stata eretta dall’Assemblea degli Stati Tirolesi per ringraziare la fortunosa vittoria grazie alla quale era stato respinto un attacco delle truppe bavaresi del 1703 durante la guerra di successione spagnola.
La colonna è alta 13 metri ed è dominata dalla statua della Madonna che divide la parte vecchia dalla parte nuova di Maria-Theresien-Strasse.
Pilastro in marmo rosa, perfettamente pulito in stile corinzio, venne progettata dall’architetto italiano Cristoforo Benedetti, alla base si possono vedere dei cherubini scolpiti e le 4 statue di Santi: San Giorgio, uno dei protettori del Tirolo, San Cassiano, San Virgilio e Sant’Anna, da cui la scultura prende nome, ognuno rivolto verso un punto cardinale, in cima alla colonna si trova invece la statua della Vergine Maria.
Le bancarelle intorno, i negozi e lo sfondo delle Alpi rendono molto piacevole passeggiare nei dintorni dell’alta colonna.
Nel quartiere Wilten (non lontano dal Museo delle Campane) sorge questa chiesa Basilica Wilten ed è molto evidente nelle sua colorazione giallo-arancione.
Riconosciuta meta di pellegrinaggio è un capolavoro del rococò tirolese con nota di merito per lo splendido altare di marmo nero ed i notevoli affreschi del soffitto, opera di Matthias Gunter.
Seppur defilata dal centro storico sicuramente una delle chiese cittadine più belle!
All’eterno, attiguo alla chiesa, un piccolo cimitero.
La Basilica Wilten, chiamata anche Nostra Signora sotto le Quattro Colonne, è un vero capolavoro di arte barocca, considerata la più bella della regione, sede del celebre coro di voci bianche dei Wiltener Sängerknaben.
Al suo interno si respira storia antica di secoli, sotto forma di effige della “Madonna sotto le quattro colonne“, di resti paleocristiani risalenti al V secolo e di stucchi del XVIII secolo, la chiesa venne ricostruita più volte nei secoli e ciò che si può ammirare oggi è il risultato del lavoro voluto dal parroco-architetto Franz de Paula Penz che, tra il 1751 e il 1756, progettò l’edificio in stile rococò con decorazioni e leggeri stucchi color pastello.
Ci sono affreschi bellissimi e un altare per l’appunto sontuoso, noi siamo stati fortunati ad arrivare a fine messa e quindi era ancora aperta al pubblico altrimenti non avremmo potuto visitarla se non da dietro una porta di ferro appena dopo il portone principale. Non tanto grande ma veramente affascinante
Per terminare la mia visita di Innsbruck ho raggiunto il ponte Innbrucke. Se vi addentrate ancora un po’ tra le vie di questo piccolo e grazioso centro, vi troverete tutt’a un tratto davanti al magico fiume Inn. Lo scenario che vi si presenterà davanti è quello classico e armonioso dei paesaggi di montagna, dove il fiume scorre fluido, impreziosito dalle neve dei giorni precedenti e dalla case colorate tutte in maniera diversa.
Ma perché tutti questi colori? Non certo per decisioni architettoniche studiate a tavolino, ma (come ci ha spiegato un anziano del posto) per opera delle donne del luogo, che avevano colorato le proprie abitazioni, affinché i loro mariti trovassero la casa giusta quando tornavano a casa, completamente ubriachi. Che storia!
L’Innbrucke, che fino alla costruzione del ponte Mühlauer nel 1581 era l’unico ponte sull’Inn in città, è un ponte stradale-pedonale quasi a ridosso del Markthalle (il mercato coperto di Innsbruck).
Il primo ponte in questa zona fu costruito nel XII secolo e diede il nome alla città di Innsbruck ed al suo stemma, ma la versione attuale ha ovviamente subito modifiche e rimaneggiamenti di cui i più recenti risalgono agli anni 2000.
IlIl ponte dell’Inn ponte dell’Inn collega il centro storico di Innsbruck a destra con il quartiere di St. Nikolaus-Mariahilf (riva sinistra) dove si trovano, tra l’altro, il parco Walther e la famosa fila di case colorate. In questa zona fu costruito per la prima volta nel XII secolo un ponte che non solo diede il nome al capoluogo tirolese, ma fu anche l’unico ponte sull’Inn nella zona di Innsbruck per molto tempo. La città ne approfittava per riscuotere i pedaggi dai commercianti che dovevano attraversare il fiume in questo punto.
Per gli amanti dei food market, non è possibile allontanarsi da questo ponte senza visitare il mercato alimentare che si trova proprio a pochi passi di distanza, qui, in un padiglione coperto, si susseguono in fila gli stand che vendono carni, verdure, fiori, spezie e ottimo cibo da strada.
L’attuale ponte è stato costruito negli anni ’80 e sarà completamente ristrutturato nel 2021/2022. Sul lato ovest si trova un crocifisso alto circa quattro metri, progettato dallo scultore tirolese Rudi Wach ed eretto nel 2007, dopo le polemiche dovute alla rappresentazione di Cristo nudo.
E’ un ottimo punto per godersi il fiume ed il panorama, soprattutto notturno, con tanto di vista sia sulle sponde ed le costruzioni, che sui monti intorno.
Avete mai sentito parlare dei “Mondi di Cristallo”? No? Beh, vi dico che ad un quarto d’ora di auto a est da Innsbruck, nel paesino di Wattens, c’è un luogo che definirei davvero strano magico lo Swarovsky Crystal Worlds è un posto difficile da descrivere a parole, per quanto tu possa fartene un’idea, fino a che non ti ritrovi lì non puoi capire davvero.
Un luogo delle meraviglie situato a est di Innsbruck creato nel 1995 dall’azienda Swarovski in occasione del 100° anniversario della fondazione, un posto ideale per chi come me ama l’arte non convenzionale.
Swarovski Kristallwelten (questo è il nome in tedesco) è un museo che sorge proprio accanto all’azienda, dove sono esposte opere d’arte in cristallo realizzate da famosi creativi, artisti e design internazionali.
A far da cornice al museo un ampio giardino cosparso di installazioni di cristallo e un parco giochi.
Un posto pazzesco dove sono tornata improvvisamente bambina. L’emozione qui è assicurata!
I Mondi di Cristallo Swarovski sono una meta unica in Tirolo che celebra la brillantezza e il fascino dei cristalli di Swarovski in tutte le loro sfaccettature.
Lo stupore comincia da subito da quando si entra in questo magico mondo, ad accoglierti un gigante alpino dagli occhi sfavillanti opera dell’artista, autore e attore André Heller e da qui parte il tour che ti porta a scoprire 17 stanze delle meraviglie, un luogo incantato dove artisti, designer e architetti di fama mondiale hanno interpretato il cristallo secondo la propria inclinazione artistica creando delle preziosissime opere d’arte.
Si parte dalla “SALA BLU” che conserva i capolavori di grandissimi nomi dell’arte come Salvador Dalì, “La persistenza della memoria”, Andy Warhol, “Gemme”, e Keith Hering. Qui c’è anche un’imponente parete di cristallo, suggestiva è la nuovissima stanza “SILENT NIGHT”, un’installazione di neve vera vuole invitare il pubblico ad interrogarsi sulla fragilità e la vulnerabilità della natura. All’interno è presente un gigantesco albero di cristallo realizzato 15 anni fa da Tord Boontje e Alexander McQueen, indossare felpe o una giacconi pesanti perché dentro fa un freddo! Le temperature sotto lo zero, la neve cade dal cielo, indipendentemente dalla stagione in cui ci si trova. Brrrr!!
Una delle stanze che mi hanno particolarmente colpita è “READY TO LOVE” realizzata dal designer indiano Manish Arora: il tema è l’amore, protagonisti sono i cuori elaborati ciascuno a mano con tecniche tradizionali indiane, alla stanza si accede tramite una scala fatta di luci colorate e messaggi d’amore e la musica di sottofondo rende tutto ancora più emozionante!
Difficile uscire dal “DUOMO DI CRISTALLO”, ben 595 specchi che generano una particolare impressione di profondità al punto che si ha la sensazione di trovarsi all’interno di un cristallo e dentro alcuni specchi si nascondono affascinanti oggetti realizzati da diversi artisti. A rendere il tutto più incantevole vi è la musica di Brian Eno. Questa stanza è talmente emozionante che viene utilizzata per i matrimoni!
Altrettanto spettacolare è la stanza “CHANDELIER OF GRIEF” dell’artista giapponese Yayoi Kusama, è un lampadario di cristallo circondato da specchi crea degli effetti ottici incredibili, difficile restare indifferenti di fronte a tanta meraviglia!
Per non parlare delle creazioni del duo di artisti russi Blue Noses che, nella stanza “FAMOS”, hanno realizzato noti simboli architettonici in cristallo: il Taj Mahal di Agra, la Piramide di Cheope di Giza, l’Empire State Building di New York e il Mausoleo di Lenin di Mosca.
Tra gli artisti che hanno dato il proprio contributo vi è anche Brian Eno, il noto musicista ha realizzato un’installazione fatta con musica ambientale, luce, componenti figurative disegnate a mano e tecnica informatica. Il risultato è un oggetto grandioso e dall’effetto meditativo, con questa opera l’artista ha voluto mostrare che esistono infiniti momenti, ciascuno dei quali è unico in sé. E come dargli torto!
I Mondi di Cristallo invitano anche riflettere su temi importanti come la pace, “HEROES OF PEACE” è la stanza dedicata ai Nobel per la Pace: qui con la tecnica dell’ologramma magicamente appaiono Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Albert Einstein, Rigoberta Menchú, Bertha von Suttner, Pablo Picasso, Nelson Mandela, John Lennon, Yoko Ono i quali attraverso i loro discorsi, invitano tutti a dare ognuno il proprio contributo alla pace, direi attuale dati i conflitti in atto in alcune parti del mondo!
TIMELESS” chiude il percorso incantato e racconta la storia di Swarovski, una panoramica appassionante che va dalla fondazione dell’azienda ai magici momenti su palcoscenici, schermi e passerelle. La chicca di questo posto sono i 119 pezzi esposti che ti conducono sul palcoscenico della Scala di Milano, direttamente nelle più grandi produzioni di Hollywood e sulle passerelle dei designer più lussuosi: dalla corona del re del pop Elton John, al vestito “Crystal Bell Jar” di Alexander McQueen, dalla brillante e trasparente scarpa di cristallo dal film di Disney “Cenerentola” agli stiletti rossi sono di Sergio Rossi. Oggetti da sogno!
Le meraviglie non finiscono qui! C’è tutta la parte esterna da scoprire e ammirare, i Mondi di Cristallo ospitano un ampio giardino con spettacolari installazioni realizzate da artisti e architetti di fama internazionale, come la Nuvole di Cristallo progettate da Andy Cao e Xavier Perrot, ben 800.000 i cristalli Swarovski che le compongono, tutti inseriti a mano, l’opera si riflette nell’acqua grazie a una vasca a specchio creando una scenografia suggestiva.
Un’altra bellissima installazione, la mia preferita, è “Prologue III” un cerchio enorme fatto di cristalli che è stato esposto per la prima volta alla Design Shanghai 2015. Persino la giostra diventa un’installazione. Realizzata dal designer spagnolo Jaime Hayon con 15 milioni di cristalli, richiama i caroselli, la giostra è in funzione ed è adatta a tutti, bimbi e adulti.
Nella parte superiore dei Mondi di Cristallo c’è l’area dedicata ai bambini, una Torre Giochi suddivisa in quattro piani uniti da una rete da arrampicata dove si possono fare scalate, andare in altalena, oscillare e scivolare, uno spazio dove i bambini possono sbizzarrirsi. Un’area esterna ospita un percorso di arrampicata, piste per biglie, giochi d’acqua e un bellissimo labirinto è a disposizione per chi vuole divertirsi a giocare a nascondino ovviamente se la giornata è clemente!
E che dire della Studio Job Wunderkrammer, uno spazio circolare variopinto in cui sono riprodotti alcuni dei monumenti più famosi al mondo come la Statua della Libertà o il Castello di Neuschwanstein e dove tra una galleria e l’altra si muovono irresistibili treni a vapore.
E dopo aver visitato le meraviglie dei Mondi di Cristallo una pausa al Daniels Kristallwelten è d’obbligo, fuori location super moderna dal design contemporaneo, dentro chic e sobria dallo stile nordico. Cristalli in forme diverse sono esposti come dei quadri e vanno ad arricchire l’atmosfera.
Arriviamo al dunque, cioè al food&drink, un posto del genere è ideale per sorseggiare un buon cocktail, ho così preso una variante del Moscow of Mule, ottimo abbinamento con i piatti della cucina internazionale e regionale proposta dal ristorante. Tra le portate non poteva mancare un piatto locale come la cotoletta viennese di vitello (molto simile alla nostra cotoletta milanese), con patate lesse e composta di mirtilli rossi selvatici, un piatto gustosissimo. Ricordo ancora il sapore! Il Daniels Kristallwelten è uno di qui posti che ti trasmettono emozioni e che ti resta dentro!
Il mega store che conclude il tour delle stanze delle meraviglie è un altro posto assolutamente da visitare. Quel che ti rimane impresso è la sua grandezza e l’infinita varietà di articoli, ti perdi in questo mondo di cristalli uno più bello dell’altro, a me piacciono gli oggetti delicati e devo dire che c’è davvero l’imbarazzo della scelta, infatti è stato impossibile uscire senza fare shopping, ho preso un braccialetto di quelli sportivi, con sfondo fucsia e cristalli incastonati sopra. Sobrio e chic!
Un luogo incantato che ti regala bellezza attraverso l’arte. Non è meraviglioso?
Questo luogo magico presenta la storia, il savoir-faire e l’innovazione che definiscono Swarovski, rendendolo un must per tutti coloro che apprezzano la magia di questi gioielli squisiti.
Ci si immerge in un’atmosfera fiabesca ma moderna, tutto è curato e pulito, progettato per accogliere e stupire.
Vi auguro un Felice 2025!
Da parte mia è tutto. Alla prossima da SonoSoloParole.