I Dynazty, ormai in costante crescita, continuano a battere il ferro finché è caldo, mantenendo un ritmo di pubblicazione piuttosto serrato e tornano sulla scena con il loro nono album, Game of Faces uscito14 Febbraio 2025 prodotto dagli stessi Dynazty e mixato dal pioniere svedese Jens Bogren.
Game of Faces ci porta in un viaggio che esplora l’essenza della mente e dell’esistenza umana con temi lirici come la scoperta di sé, la morte spirituale, la rinascita e la reinvenzione.
La band ha anche realizzato un nuovissimo video musicale per il brano centrale Fire To Fight che vi invito a vedere sulle piattaforme social.
Per quei pochi che seguono ciò che scrivo sul Blog di Radio Febbre sanno che amo segnalare anche gruppi meno conosciuti a livello mondiale ma che vale la pena ascoltare e conoscere.
Il gruppo musicale svedese hard rock Dynazty sono stati fondati da Rolf Love Magnusson e John Berg nel 2007, subito dopo si sono uniti a loro George Härnsten Egg e Joel Fox Apelgren e dopo alcuni concerti con vocalist diversi, hanno trovato il cantante ed attuale frontman Nils Molin nella primavera del 2008, da allora i Dynazty hanno pubblicato otto album e fatto varie tournée in Svezia e all’estero.
Il gruppo è formato dal cantante Nils Moli, Rolf Love Magnusson e Mikael Lavér alla chitarra, Georg Härnsten Egg alla batteria e Jonathan Olsson al basso hanno.
Il filo conduttore del disco si snoda attorno al concetto pirandelliano della molteplicità dell’identità umana e del gioco di maschere che le persone sono costrette ad adottare tutti i giorni per affrontare il mondo. La profondità del tema si intreccia allo stile musicale ben definito che ha reso la band conosciuta, un power metal grintoso, ricco di melodie accattivanti, capace di bilanciare energia e spessore emotivo.
Dal punto di vista sonoro, emergono alcune leggere variazioni rispetto ai lavori precedenti, con un utilizzo più marcato di effetti elettronici e qualche soluzione compositiva originale, tuttavia, la formazione si muove ancora saldamente all’interno di schemi già rodati, mantenendo una formula ben collaudata che, seppur efficace e in alcuni punti interessante, non sorprende particolarmente.
Nonostante ciò, Game of Faces resta ben lontano dall’essere un ascolto noioso, la traccia che dà il titolo all’album, energica e dinamica, lo rappresenta perfettamente, combinando velocità e impatto con una linea vocale variegata che aggiunge dinamismo alla composizione.
I Dynazty si affidano di più al semplice abbigliamento in pelle e mettono l’accento sulla loro musica.
Game of Faces contiene undici nuove canzoni, tutte dotate di melodie molto solide e ganci ben forgiati, lentamente ma inesorabilmente, i maestri delle melodie accattivanti sono cresciuti e hanno evoluto il loro sound con ogni uscita dove potenza di chitarra, le canzoni colpiscono nel segno!
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L’album si basa su un sound potente che beneficia già dell’opener “Call of the Night”.
Uno dei singoli principali è “Devilry of Ecstasy”, un modello per il melodic metal dalla Scandinavia.
La piuttosto drammatica “Dark Angel” è una canzone in cui la voce di Nils Molin viene alla ribalta e riesce anche a gestire le note alte.
La pulsante “Sole Survivor”, un’altra canzone con melodie a cui non si può resistere e che ti fanno battere i piedi dal ritmo!
Tra i pezzi si distingue “Die To Survive”, che presenta un’impronta più vicina all’hard rock, e “Dark Angel”, che punta su un ritornello melodico e strofe intense, che richiama il power metal classico.
“Dream Of Spring” è l’immancabile ballad, con la sua atmosfera quasi vintage e una costruzione emotiva che la rende uno dei momenti più intensi del disco.
Non mancano episodi più incisivi come “Fire to Fight”, che mantengono ben definito il carattere energico dell’intero lavoro, la produzione risulta comunque ben curata nei dettagli e mostra un suono potente e rifinito, per una resa efficace che valorizza al meglio le sonorità della band.
Con Game of Faces, i Dynazty danno forma a un prodotto immediato e godibile, privo di eccessi o formalismi e senza stravolgere il loro percorso artistico, più che reinventare il proprio sound, il gruppo sembra puntare a consolidare la propria identità musicale, mantenendosi riconoscibile.
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Per il momento, questa formula continua a funzionare, soprattutto perché il vero punto di forza del quintetto svedese resta l’impatto live, (personalmente ho assistito ad un loro concerto in Germania un anno fa di cui allego un collage dell’evento e vi assicuro è stato formidabilmente Rock e conobbi anche frontman Nils Molin!) il contesto in cui i brani proposti trovano la loro dimensione ideale e riescono a trascendere anche il mio voto, un bel 9.
I Dynazty appartengono a quelle giovani promesse dell’hard rock svedese dotate di grinta, ottime capacità compositive e una buona immagine che non guasta mai la loro musica coinvolge e ingolosisce per il suo essere così estremamente catchy e perché, anche se mascherato, possiede un animo hard rock.
Confidando nella capacità di Nils (il Frontman della band una persona alla mano e con una gran voce) e soci, continuerò a seguire i Dynazty speranzosa di vederli suonare in Italia avendo già avuto modo di ascoltati all’estero, intanto per chi è curioso può ascoltare questo ultimo album e le loro precedenti canzoni sulle varie piattaforme musicali.
Per me questo dei Dynazty è un album melodic metal magistralmente realizzato, è una continuazione logica per la band, che continua a perfezionare il suo sound!
Non so se troverete le loro canzoni o il loro album in rotazione nella Playlist della Radio, poichè è una scelta dei Founders, ma più di una delle loro canzoni le ho personalmente richieste nelle varie dirette che si sono susseguite su Radio Febbre e quindi vi possono essere famigliari.
Per il momento è tutto, buon ascolto!
Alla prossima da SonoSoloParole.